ASTROLABIO - L’Isolamento dei Numeri Pari

Andromeda Relix
A pochi giorni dalla dipartita del mitico Bambi Fossati, non possiamo fare a meno di notare che Astrolabio era anche il titolo di un lavoro dei suoi Garybaldi… Non di meno è un termine che suona bene, è evocativo ed è l’ideale per scatenare l’immaginario generato dalla musica del combo veronese. Anche se L’Isolamento dei Numeri Pari è la loro opera prima, in realtà questi ragazzi non sono degli esordienti in quanto gia ex-Elettrosmog, gruppo col quale si son levati qualche piccola soddisfazione. Loro si proclamano autori di rock “degressivo”, in realtà il loro e sì rock progressivo saldamente ancorato alla tradizione italiana degli anni settanta ma rielaborata in modo del tutto originale. Chi ben la conosce, sa che da un lato avevamo quei gruppi puramente prog come PFM, Banco, Balletto di Bronzo, Metamorfosi ecc. mentre dall’altro c’erano quelli tosti, quelli di una “scena nella scena”, quella hard prog di Rovescio Della Medaglia e Biglietto Per L’Inferno. Gli Astrolabio prendono le mosse da ognuno dei gruppi appena citati, ne interiorizzano la lezione ma, arrivando quarant’anni dopo, senza dubbio non hanno fatto mancare nei loro ascolti quanto di buono il rock ha prodotto negli anni successivi, prog metal compreso. Ci sono certi fraseggi, certe aperture strumentali che forse senza gente come i Dream Teather non avremmo udito, ma i nostri son talmente bravi da plasmare il tutto ad uso di quella che è “solo e davvero” la loro musica. Ed allora è possibile ascoltare piccoli capolavori come la complessa ma incantevole Brie-Collage, la dura E’ Stato Detto Tutto (con un bellissimo ed aggressivo flauto) o la strutturata rielaborazione di Pugni Chiusi, un classico del beat italiano. Immaginifico l’artwork di un disco che, credeteci, è paradossalmente più attuale di quel che si può pensare. Ancora una piccola gemma targata Andromeda Relix. 

Voto: 9/10

Salvatore Mazzarella