ALCHEM - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao Maurizio, mille grazie per questa intervista sui tuoi spazi web… “Fragments” è il nuovo Ep che esce come un’anticipazione del full lenght che stiamo ultimando…. E’ un lavoro in linea con la nostra produzione ma che evidenzia un po’ più le nostre influenze progressive e tutto viene realizzato grazie alla collaborazione di alcuni nostri amici che si affiancano a me e Lisa nella realizzazione delle canzoni sia in studio sia nel mix finale. Questi brani compariranno poi nel disco completo, insieme agli altri e a interessanti sorprese.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La nostra band è nata negli anni novanta su iniziativa mia e di Lisa. Abbiamo  unito le nostre creatività e dato origine a questo progetto musicale. Il tutto è avvenuto in una maniera piuttosto spontanea.  In seguito abbiamo iniziato la nostra collaborazione con altri musicisti la quale ci ha portato ad una serie di live e alla pubblicazione del demo ufficiale “ Demo 2005” che ha avuto recensioni positive al quale sono seguiti  “Whispering” e “Florilegium” nel 2011. Il secondo è una sorta di antologia che rappresenta il sentiero percorso. Ci siamo poi dedicati all’aspetto visivo della musica realizzando alcuni video ufficiali di alcuni brani “ Whispering clouds” e “the black angel of good” .

Come è nato invece il nome della band?

Da un’idea di Lisa, in quel periodo ci affascinava l’alchimia e il termine ben esprime il mix  che intendevamo creare.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I testi sono scritti da Lisa, (che scrive tra l’altro anche romanzi e racconti, il primo pubblicato nel 2013 si intitola “ la canzone del vento”) le tematiche sono personali ed intimistiche e sono sicuramente importanti ma si amalgamano con tutto il resto. Fanno parte del contesto musicale che non è meno importante.


Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album? 

Non siamo noi a doverlo dire, lasciamo che chi avrà modo di ascoltarci abbia  le proprie impressioni e ci auguriamo che apprezzi l’onestà della proposta

Come nasce un vostro pezzo?

Come rispondiamo sempre, non c’è una regola precisa, sicuramente l’ispirazione non è una cosa che si decide a tavolino, chi ascolterà i brani si renderà conto che sono molto diversi tra loro anche se legati da un filo conduttore che è rappresentato comunque dal nostro stile.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale? 

Potremo dire Spirits of the air, ma anche Il canto delle sirene che è stato nel cassetto molti anni, così come molti altri  pezzi progressive che hanno atteso parecchio tempo, ma in realtà siamo affezionati a tutti i brani e tutti rappresentano qualcosa di importante nella nostra esperienza.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Nel corso degli anni abbiamo sempre ascoltato parecchia musica di generi tanto differenti fra loro che ci torna difficile menzionarli tutti, quindi possiamo dire che tutto ciò che abbiamo metabolizzato ci ha influenzati. Senz’altro  da questo insieme omogeneo è nato  il nostro modo di fare musica. 

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Per adesso facciamo uscire l’album, poi penseremo al resto.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Credo di no, però potrebbe essere un’idea interessante 

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

In realtà, attraverso gli anni , ci siamo resi conto che in Italia, nonostante i grandi sforzi computi da tutti coloro che si occupano di questa attività, non c’è unità. Di conseguenza esistono piccole scene locali ma che non possono essere considerate unite dal punto di vista nazionale. Un vero peccato, perché se veramente ci fosse stato questo, avremmo potuto essere una valida realtà anche a livello internazionale. Del resto anche il pubblico, recentemente, supporta in maniera debole, in passato c’è stato più entusiasmo, eppure abbiamo visto come quelle poche realtà che sono riuscite ad affermarsi lo abbiano fatto all’estero e a proprie spese. Ora è cambiato poco. Forse è vero, in Italia c’è poca cultura riguardo questo genere, si continua a prediligere un genere tradizionale di musica leggera, dettato dai mass media, a meno che non arrivi dal nord europa o dagli states. 

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Sicuramente ci ha dato una mano, quando abbiamo iniziato questo progetto non c’era che spedire cassette demo per farsi conoscere, cassette che più delle volte nessuno ascoltava. Internet ha portato un po’ di democrazia in questo, ha dato cioè la possibilità a tutti di crearsi una fetta di seguaci. I primi tempi è stato molto utile e ci ha dato ottimi riscontri live e ottimi ascolti. Abbiamo conosciuto delle ottime persone, Ora si è creata una sorta di intasamento, per cui è più difficile barcamenarsi fra le molteplici uscite discografiche. Oggi la musica, tutti vogliono farla e nessuno vuole più ascoltarla, specialmente nei live.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti? 

I brani che suoniamo sono i nostri, quindi ci rappresentano senz’altro. In realtà, come già detto, non è un genere ristretto ma ci permette di spaziare senza limitazione, ovviamente restando sempre nel nostro ambito.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Ma si, con gli Opeth, i Fates Warning, Kate Bush…ma non credo che possa succedere a meno che non abbiamo molti soldini da spendere. Peccato.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Ti ringraziamo ancora per questo spazio che ci hai lasciato e per questa intervista. Ne approfittiamo per invitare i tuoi lettori a visitare i nostri spazi web, digitando ALCHEM su facebook possono trovare tutti i link per poterci ascoltare, da youtube a reverbnation, a soundcloud e ringraziamo coloro che hanno speso cinque minuti del loro tempo per leggere questa nostra intervista. Un saluto a tutti e a presto.

Maurizio Mazzarella