DAN LOGOLUSO - Intervista all'Artista


Sei appena uscito sul mercato discografico con un nuovo album in studio, puoi presentarlo ai nostri lettori?

Ciao a tutti innanzitutto! Il 13 Maggio scorso è uscito "Back from a Journey", il primo album solista della mia carriera , un concentrato di melodia e di energia nel quale ho tentato di esprimere al pieno il mio modo di intendere la chitarra.

Come si è districata la tua formazione da musicista?

Inizio all'età di 16 anni un po per gioco e negli anni la voglia crescente di imparare sempre più mi ha portato a far diventare la passione un lavoro, svolgendo attività legate come insegnamento, concerti, sostituzioni ed infine 2 lavori discografici. 

Come hai scelto il titolo del disco?

Semplicemente sintetizza l'essenza dell'album, il ritorno da un viaggio fatto di esperienze lavorative e didattiche che si è concluso con questo lavoro, un valigia piena di cose da dire insomma.

A cosa ti ispiri quando componi?

Di solito mi ispiro dalla prima nota mentre compongo, lascio che la musica e le idee si fondano in maniera armoniosa e che siano le stesse emozioni a guidare, non importa il genere che ne esce, l'importante è che suoni bene e tutto sia equilibrato e non forzato.

Quali sono gli elementi della tua musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del tuo nuovo album?

In primis l'unicità di ciascuna canzone e la bellezza delle emozioni che tutte trasmettono, la ricerca melodica mista a virtuosismi mai fini a se stessi, questo è un disco che non annoia nemmeno dopo dopo diversi ascolti ed alcuni brani, a detta anche di un amico regista, potrebbero tranquillamente essere utilizzati come colonne sonore di un film. La mancanza della voce inoltre, essendo un album strumentale, viene sopperita tranquillamente da una lead guitar presente e mai scontata con una ben marcata presenza ed identità. Un disco per tutti e non solo per gli addetti ai lavori.

Come nasce un tuo pezzo?

I miei pezzi nascono a volte da un'idea melodica, da una ritmica non esclusivamente di chitarra ma anche di basso o batteria, appena ho la scintilla mi metto e scrivo quello che mi frulla in testa. 

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

C'è sicuramente 'One more step" dal lato emozionale, il dualismo tra chitarra acustica ed elettrica esprime al pieno la mia anima e non solo musicalmente parlando, dal punto di vista tecnico c'è "Power of life" energia e tecnica musicale allo stato puro!

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

Andy Timmons in primis, Dream Theater, Steve Vai, Kiko Loureiro. 


Quali sono le tue mosse future? Puoi anticiparci qualcosa?

Promozione del disco a 360° con eventuale video clip.

Come pensi di promuovere il tuo ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

Sto schedulando le date di promozione in Italia, probabilmente si parla di un vero e prorpio tour a partire da settembre, ci sto lavorando proprio in questo periodo.

Come giudichi la scena musicale italiana e quali problematiche riscontri come artista?

Una scena ricca di band con pochi spazi a disposizione, abbiamo enormi potenzialità ma poco supportate, bisogna essere ben più che musicisti al giorno d'oggi per farsi notare e lavorare con musica inedita, questa è la verità, quando l'offerta supera la domanda è inevitabile che il sistema collassi.

Internet ti ha danneggiato o ti ha dato una mano come musicista?

Non mi ha cambiato la vita per ora, internet è alla portata di tutti e quindi è come nel passato, solo i migliori emergono, non basta essere sul web, ci vuole sempre l'occasione che incontra il talento e spesso questo accade in maniera disallineata.

Il genere che suoni quanto valorizza il tuo talento di musicista?

Penso al pieno, quello che sono come musicista lo potete apprezzare in "Back from a Journey". 


C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

Andy Timmons sopra tutti, ma comunque ho avuto già il piacere e l'onore di avere nei miei lavori musicisti con i quali desideravo lavorare come ad esempio Bryan Beller (Steve Vai, Labrie, Aristocrats, Zappa) o John Macaluso (Malmsteen, ARK, Jennifer Batten) che tral'altro ha preso parte alle registrazioni di questo mio ultimo lavoro e con il quale sto pianificando il tour.

Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Saluto ed esorto tutti i lettori a cercare e supportare sempre la buona musica perché senza chi l'ascolta essa è come un tesoro nascosto sotto terra del quale nessuno può godere.

Maurizio Mazzarella