Electromantic Music |
Una strumentale da paura, tanta eleganza e classe da vendere, in cui tutti gli strumenti viaggiano all’unisono, formando un tappeto sonoro degno del nome che porta la band stessa. Symphony, seconda traccia, parte in modo rilassato con una breve intro tasti eristica subito seguita da un arpeggio di chitarra acustica che cede il posto a fraseggi chitarristici da sogno. Suadente e preciso il cantato, preciso come le tempistiche di ognuno de componenti che rendono sempre più col passare dei minuti! Che dire poi del bellissimo rifacimento di Greg Lake, ELP, Lucky Man, resa dai nostri semplicemente unica. Continuando è sempre un crescendo di emozioni, dove in Kepler troviamo il lato per così dire meno prog ma più rock e accessibile di questa band. Intervento da guest lo fa poi Beppe Crovella con il suo mellotron, classe innata! I brani sono tutti una piccola gemma da non perdere mai di vista. Questo è quello di cui il rock targato italia dovrebbe andar sempre fiero. Probabilmente album di questa portata ne escono pochi al giorno d’oggi in questo settore non propiamente accessibile a tutti. Il bello di queste composizioni è che non fanno della tecnica strumentale un monopolio totale, ma la mettono davvero al servizio delle loro creazioni fatte anche di groove e cuore. Da avere!
Voto: 10/10
Sandro Lo Castro