IL VILE - Zero

Autoprodotto
“Il Vile”, band di Verbania nata nel 2006 dona lustro al settore musicale dedicato allo Stoner Rock italiano, sottogenere dell’Heavy Metal classico che ne vede però numerose contaminazioni, dal Blues Rock al Psichedelico sino all’Acid Rock. Il loro primo Ep pubblicato nel 2010 per Alma Music si intitolava “Insonne” mentre nel 2014 esce il secondo, dal titolo “La Tragedia dei Mediocri” per l’etichetta genovese ‘This Is Core’; nel frattempo hanno sigillato il loro lavoro con numerosi live e molte partecipazioni a festivals in giro per l’Italia ma anche in Europa. La Line-up della band ha conosciuto molti cambi ma quella attuale composta da Enrico “Maio” Maiorca (Voce, chitarra e testi), Alessandro “Cuie” Cutrano (Chitarre), Paolo Edo “Pol” Castelletta (Basso e cori) e infine Fabio “Fab”Pedolazzi (Batteria), ha iniziato nel 2016 un’importante collaborazione con Habanero Factory, così il 22 Marzo 2017 è stata presentata la loro ultima e prestigiosa fatica, l’Ep “Zero” preceduto da un singolo e video ufficiale del brano omonimo. Questo lavoro segna un’importante svolta per la band piemontese prima di tutto per il consolidamento della line-up a 4 ma soprattutto per l’aggiunta al genere grunge che li aveva contraddistinti aglio esordi,di più generi sino a giungere ad Rock italiano più Stoner.”Zero” è stato prodotto in collaborazione con Fuzzwave Productions di Mauro Gambardella e Glenda Frassi (entrambi membri dei Gambardellas) negli studi di MUSICAPERILCERVELLO di Caravaggio (BG), ma mixato e masterizzato da Ugo Poddighe Negli Up Studios (PV). Tutto il progetto è profondamente legato al territorio in cui vivono, si richiamano immagini di boschi, montagne e creature mitologiche; l’eterogeneità delle 4 tracce è notevole, capace di creare atmosfere differenti e ci inducono a pensare che nell’ Ep ci sia un mondo intero da scoprire. Il tema fondamentale è basato su un demone interiore che nel profondo del suo cuore ferito cela l’ultimo barlume di umanità che gli rimane, sopravvissuto, ha un aspetto orrendo ma utilizza l’aggressività per proteggersi da ciò che circondandolo può ferirlo, un vero guerriero metropolitano.

Il primo brano che troviamo in ordine è “Schiena di Serpe”, un bellissimo pezzo ad affetto, riff accattivanti con ritornelli in pieno stile Rock’n Roll, le chitarre rimangono sempre in prima piano e ci da l’idea chiudendo gli occhi, di percorrere una strada in auto, piena di curve fra le colline, il risultato è un perfetto alternative rock con momenti di grunge; segue il brano più coinvolgente e bello della raccolta “ZERO”, qui si descrive in pieno attraverso il testo e la musica quello che è l’intero progetto della band, appare il demone mitologico, oscuro che con forza preserva la parte buona che cela attraverso una maschera nel suo cuore, l’unica parte che è riuscita a sopravvivere alla tragedia, ma anche l’esecuzione merita attenzione, sia il basso che la voce di Enrico “Maio”; resta questo il brano più valoroso e grintoso, nonché pregevole che ci propone un alternative Heavy Metal e accompagnato da un bel video musicale. Arriva di seguito un brano molto più intimista, “Tagli”, come scacciare una folle disperazione attraverso un autolesionismo, è una semi-ballad malinconica dal testo evocativo che susciterà nell’ascoltatore emozioni spaventosamente nervose e profonde, presente l’elemento Psicadelia. Ultimo pezzo “4 Cilindri per L’Inferno”, narra di un viaggio nel deserto con accompagnamento del demonio, una sorta di resa dei conto prima della chiusura del viaggio, un pezzo vibrante con notevoli sprazzi punk adorabili. L’obiettivo fondamentale di una band come questa è sconvolgere il nostro modo ordinario di pensare, mostrarci ed affiancarci all’ignoto, al demoniaco per sconvolgerci nel profondo e magari confrontarci con ciò che di noi e del mondo abbiamo sempre pensato; ottimo lavoro a livello esecutivo vocale e strumentale, concetti profondi, mai banali, appare un Ep curato al dettaglio. Ringraziamo la band per il piacevole ascolto e gli diamo appuntamento ai sicuramente coinvolgenti live e ad un nuovo ed esaustivo lavoro magari più lungo. 4 pezzi di grande valore, palpitanti musicisti! 

Voto: 7/10 

Angelica Grippa