INCHIUVATU - Via Lucis

Inch Productions
Avere a che fare con personalità come Agghiastru mente degli Inchiuvatu, è stimolante, perché questo personaggio, è un vero artista in ogni senso, perché ha la sua idea di musica e di volerla fare alle sue regole e con somma classe, integrità intellettuale e onestà. Questo è l’ultimo ep della pentalogia, chiamato “Via lucis”,ossia via della luce ,ma è riduttivo chiamarlo ep, perché la durata è superiore a qualsiasi extended play ,e si confà di 14 tracce o stazioni, basti pensare all’opener “Trionfu”,dove scream si stagliano su una base quasi dark,”Balàta scunsacrata” è un pezzo stupendo, retto da percussioni, cantato in scream attraverso la lingua madre del nostro; un brano viscerale, nero, con qualche cosa di malinconico nel suo fondo, con un coro di voci pulite a contrastare lo screaming black metal;”Maddalena” è folk puro; qui il brano sembra un folk elettrico riletto in chiave black metal, dove il dualismo voce pulita ,screaming vanno di pari passo, e le chitarre sottolineano l’andatura in marcia graffiando quando serve, davvero un gran brano; un cantautorato in chiave estrema, con un’anima folk attaccata alla propria terra.

”Pi’strata”è un brano che mi ha colpito molto per l’anima tribale e folk spinta dallo schiacciapensieri, o marranzano e vengono anche utilizzati strumenti tipici musicali, quasi due minuti con questa pezzo condotto dal frinire dei grilli che ci porta a “Runa”, un brano sorretto da chitarra acustica e percussioni a sorreggere la voce pulita che canta in siciliano e frustata da bordate elettriche e screaming black metal, un brano emozionante, un dualismo luce/buio, dove c’è equilibrio; questo è un viaggio unico, irripetibile come chi l’ha composto, suonato, concepito ,perché è parte integrante del suo percorso musicale; definirlo metal, sarebbe riduttivo, perché qui le quattordici tracce del disco sono un caleidoscopio di suoni, musiche, sapori che rendono unica la formula e si sente l’anima, e il nostro è anche l’autore del black metal “a cappella”, dove a supplire la mancanza di strumentazione elettrico/acustica ci pensa lo strumento principe del nostro, ovvero la voce, a coprire tutta la gamma di partiture musicali e vocali ,grandissimo! questa è grande musica, grande anima e personalità eclettica che andrebbe sostenuta, supportata e goduta con un buon bicchiere di vino e in religioso silenzio per assorbire le vibrazioni del nostro e percorrere la via della luce. 

Voto: 9/10 

Matteo ”Thrasher80”Mapelli