DEAD LORD - In Ignorance We Trust

Century Media
Questo disco, che segna il ritorno degli svedesi dead lord, può essere benissimo adatto per essere la colonna sonora per un possibile road movie; perché, immaginatevi nel pieno deserto, con una macchina a tutta velocità; una bellezza femminile al vostro fianco e una bella scorta di birra e veniste inseguiti da qualcuno, non sarebbero i nostri una perfetta soundtrack? I nostri conoscono bene la quintessenza del rock; e questo ritorno lo dimostra appieno; l’opener “Ignorance” ci apre le porte di questo disco, un inno distorto al rock and roll, veloce, chitarre heavy ,batteria in up tempo; produzione calda e che mira a accentuare le caratteristiche del genere e voce maschia ,e tanta melodia, cori e un ritornello che dopo un paio di nanosecondi lo si canta ad alta voce, ingredienti semplici, ma di gran presa; un profumino di Thin Lizzy, sentitevi che assoli, tradizione hard e cuore. “Too late” è melodia hard con uno squarcio sulla N.w.o.b.h.m; brano grandioso nella sua semplicità, ma non è fatto così il buon rock and roll?

“Reruns” è stato scelto come singolo, ed è un brano che ha un profumino verso certe soluzioni del Blue oyster cult più melodici ma non privi di grinta, grande lavoro a livello delle chitarre nelle armonizzazioni ed un chorus che ti si stampa in testa. “leave me be” è un grande brano, denso, lento e pieno di pathos bluesy; il singer ha un timbro melodico ed espressivo; un taglio zeppeliniano nei suoni di chitarra, un profumo seventies aleggia ed è gradevolissimo. “The glitch” ci narra con un mid tempo roccioso le disavventure di questa creatura con melodie oysteriane. “Kill them all” è puro hard con sprazzi metal classico, un torrente elettrico con un chorus che rapisce, ottime chitarre e batteria che rulla e colpisce con dinamismo e sono convinto che il solos vi spingerà a battere il piede a tempo. “Never die” è un brano anche questo dai sapori caldi e potenti ma ricchi di melodia; un brano lento e avvolgente ma che sul finale scalda i motori e parte con una cavalcata elettrica emozionante. “Part of me” è un lento blues amaro; una ballata acustica, sofferta, malinconica; dettata da un cantato sofferente ricco di melodia malinconica e un’armonica dolente. “Darker times” si pigia l’acceleratore, un brano veloce, potente cromato d’acciaio fuso; ritornello ficcante e ad alto grado rock and roll, grande brano. I nostri svedesi non inventano nulla e non è loro intenzione farlo, loro hanno come obbiettivo divertire; con tanto buon caldo rock and roll, come fare a non divertirsi? perciò prendete il vinile dei nostri, stappate una birra e corna al cielo! 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli