BELPHEGOR,ENTHRONED,HATE,NERVO CHAOS - CIRCOLO COLONY - 19/10/2017

Serata infrasettimanale per un concerto tutto all’insegna dell’estremo; ovvero il cartellone in questione è il tour di supporto alla nuova fatica degli austriaci Belphegor , ovvero “Totenritual” che ho recensito con entusiasmo, e conoscendo poco i nostri, voglio vedere se l’intensità su disco, è pari dal vivo. Arrivo al Colony perdendomi i paulisti Nervo Chaos, perché immesso nel traffico; arrivo poco dopo, e mi pregusto uno dei patti forti della serata, ovvero i polacchi Hate. Sostituti di lusso, in mancanza degli aussie Destroyer 666; dei polacchi, mi era stato detto da chi li aveva visti dal vivo, abbiano un impatto devastante;la cosa si è confermata; volumi dosati abbastanza bene e setlist quasi del tutto incentrato sull’ultima fatica “Tremendum”;i nostri sono in palla; dei veri schiacciasassi death metal, tecnica e devastazione; la macchina ritmica di apeiron e Pavulon ,è micidiale, nessun passaggio a vuoto; blast beats come se piovesse e prova grandiosa sia del singer Adam che del session Domin, che nei solos ha ben figurato. I belgi Enthroned sono delle colonne del black metal; una band che ha anche contribuito negli anni 90 al culto della nera fiamma; la band di Nornagest incentra la setlist su brano recenti, l’opener “Of shrines and sovereign” è incredibile; e la prestazione della band è fierissima, feroce e malvagia, la parte del leone la fa giustamente il leader Nornagest, preso molto nella parte e soprattutto capace di scream aggressivi e un approccio lugubre e sinistro. Ma il bello avviene coi Belphegor; la compagine del buon Helmuth è compatta e sciorina una prestazione mostruosa; suoni potenti e puliti; Bloodhammer, è un batterista devastante, tecnico, abile nei blast beats che nei cambi di tempo; i brani di “Totenritual” sono compatti e soprattutto ferali; ”Swinefever-regent of pigs” conserva tutta la sua carica malvagia; si va da “The devil’s son” a “Stigma Diabolicum”,per una decina di brani e il bis con “Diaboli virtus in lumbar est” ,grande Helmuth, per presenza scenica e nelle parti di chitarra, un’ ottima prestazione dei nostri, che mi hanno fatto venire un largo sorriso di soddisfazione, ottima serata! 

Matteo ”Thrasher80”Mapelli