SAMAEL - Hegemony

Napalm
La storia dei Samael, band di origine svizzera, comincia un bel po’ di anni fa. Trenta anni son passati per l’esattezza da quando fecero la loro comparsa sulla scena estrema internazionale. Hanno vissuto queste tre decadi all’insegna dell’estremismo sonoro in modo del tutto personale. Agli inizi si presentarono come una black metal band, con un sound crudo, mai esasperato ma oscuro e maligno. Confezionarono delle perle nere di musica dannata quali: Worship Him, Blood Ritual, Ceremony Of Opposites e il grande Passage. Quattro album che hanno lasciato il segno, facendo si che diventassero dei veri e propri culti. Con l’avvento del nuovo millennio comincia il cambiamento in parte della proposta, inserendo sempre più elementi industrial ed elementi elettronici, campionamenti ecc. ,dando per altro risultati davvero pregevoli, facendo si che in parte si facessero avanti i soliti detrattori con le mani davanti gli occhi e orecchie.

Hanno continuato a fare ciò che più gli piace, ovvero suonare la musica che gli esce dall’animo e dalla loro malata mente, sempre e comunque. Doverosa introduzione per parlare della loro nuova fatica discografica a cui hanno dato il titolo di Hegemony. Questo lavoro potrebbe benissimo rappresentare tutta la storia dei Samael, dalle sfuriate death/black degli inizi fino ad arrivare al punto di essere considerati, a torto per chi scrive, quasi una industrial band. Di fondo stendono sempre un tappeto di pregevole metal estremo, mentre a contorno ,marcato , vi è l’uso dei sintetizzatori, elettronica in generale che rende sempre moderno tutto il disco. Probabilmente non tutti accetteranno questa particolare mistura, ma bisogna dare comunque atto che sono riusciti a creare un sound riconoscibile subito a nome Samael. Tra l’altro i brani risultano anche epici oltre ad essere violenti. Forse ci vorranno più ascolti per assimilare il groove inserito in brani come ad esempio: Hegemony, Samael oppure This World tanto per citarne tre a caso. L’album va ascoltato tutto nella sua interezza. Qui trattasi di musica d’alta classe come da anni ci hanno ormai abituato i nostri cari svizzeri. Togliete i paraocchi e aprite la mente, viaggerete in un particolare mondo, quello dei Samael. 

Voto: 8,5/10

Sandro Lo Castro