BLUES PILLS - Lady in gold "Live in Paris"

Nuclear Blast
Dopo il debutto con l’omonimo album nel 2014 e “Lady in Gold” uscito nel 2014, I Blues Pills hanno deciso di presentare un nuovo album live. Consapevoli dell’enorme potenza della band espressa appieno nei live. Non a caso è il quarto album live che ci presentano, ricordiamo un fatto importante, questa band all’esordio ha venduto una quantità mostruosa di copie soprattutto per avere girato l’intera Europa raccogliendo un grande consenso, da questo possiamo facilmente recepire che il contatto della band con il pubblico è essenziale. Registrato il 30 ottobre a Le Trianon di Parigi, assistiamo ad un momento magico della band, una delle performance carica di potenza ed energia che dona lustro alla seppur breve carriera degli stessi. Per quanto riguarda il genere del lavoro presenta i pezzi più Hard Rock dell’esordio, senza mai tralasciare l’elemento psichedelico che li accompagna da sempre, ma possiede anche una forte contaminazione blues senza dimenticare il soul che è prerogativa esclusiva dell’ultimo album in studio. Fanno di più questa volta, al CD uniscono anche il Dvd rendendo il tutto più completo. A mio modesto parere i punti forti della band che risaltano nell’intero lavoro sono una voce mostruosa della vocalist Elin Larsson, più volte associata ad un mostro sacro della storia rock Janis Joplin, la chitarra di Dorian Sorriaux che insieme agli altri musicisti crea una sezione ritmica quasi perfetta. ”High class Woman” e “Devil Man” sono pezzi tratti dall’esordio e presentano una forte matrice Hard rock, il secondo sprigiona un n’energia pazzesca con una chitarra da urlo, nel live più graffiante sicuramente.

L’opener è la title track che unisce la voce meravigliosa della singer con quella degli altri ma senza lasciarne mai lo scettro, dinamico è anche il sound rockeggiante di “Little Boy Preacher”che chiude la prima parte. Uno dei pezzi più belli che incontriamo per strada è “Won’t go Back”, dove risalta all’istante durante l’esecuzione l’utilizzo dell’organo ma ne ritroviamo una faccia blues niente male davvero. Tutti i brani detengono una base psichedelica sostenuta dalla chitarra che parla e ci dice tutto, evidente in “Black Smoke” come in “Bliss” dove l’effetto tocca la parte più elevata. Incontrando “Elements and Thinghs” cover di Tony Joe Whitee qui come altrove troviamo l’accostamento ai Pink Floyd che hanno profondamente influenzato e ispirato tutti i lavori della band, siamo vicini ad un’atmosfera settantiana da paura. Ancora blues e quanto blues in “You Gotta Try” dove la batteria resta i primo piano durante tutta la performance così come il basso fa da protagonista a “Rejection”. Bellissima la ballad al numero 13 “I Felt a Change”che mette in luce con una naturalezza sconvolgente le doti vocali stratosferiche che meritano un 10 e lode, chiude il platter “Gone so long” bellissimo brano di un hard rock vintage che entusiasma e innamora. Un grande applauso va ai musicisti Dorian Sorriaux , Andrè Kvamstrom e Zack Anderson, bravissimi uniti al cantato creano un capolavoro. Non a caso tutto questo è stato prodotto dalla Nuclear Blast tutto sopportato dalla produzione di Don Alsterberg. Una band giovanissima, innamorata del rock psichedelico del passato capace di accostarsi a dei veri mostri sacri meritano un inchino, aspettiamo il prossimo lavoro in studio con entusiasmo visto che ad ogni passo sembrano superarsi, davvero bravi! 

Voto: 8/10 

Angelica Grippa