UFO - The Salentino Cuts

Cleopatra
I veterani inglesi Ufo con The Salentino Cuts hanno realizzato il loro primo album di cover in una carriera quasi cinquantennale. Si pensi che il loro esordio discografico e' avvenuto nel 1970, lo stesso anno di Deep Purple In Rock, di Paranoid dei Black Sabbath e di Very Eavy Very Umble degli Uriah Heep- Gli Ufo hanno pero' iniziato a fare notizia a partire dalla meta' degli anni settanta, quindi appartengono a quella seconda generazione hard rock che ha fatto da trait d'union fra i nomi storici gia' citati e i successivi sviluppi dagli anni Ottanta in poi. Resta un mistero il mancato botto commerciale di questa band che ha avuto dalla sua un songwriting di livello superiore, una voce calda e narrativa come quella di Phil Mogg e i chitarrismi pregevoli di fuoriclasse come Michael Schenker nel passato e Vinnie Moore nel presente. Tra alti e bassi comunque gli Ufo non hanno mai mollato e con questo album di cover si misurano con la grande storia del rock. Si fanno notare le brillanti riproposizioni di classici dell'hard rock di epoche precedenti o contemporanee agli Ufo stessi.

Il blues strascicato di The Pusher degli Steppenwolf e la cadenzata Mississipi Queen dei Mountain sono convincenti omaggi a band gia' affermate e influenti nel periodo in cui gli Ufo hanno esordito. Con Rock Candy dei Montrose, Just Got Paid degli ZZTop e Too Rolling Stoned di Robin Trower ci si misura alla pari con formazioni che sono emerse nello stesso periodo della band inglese. Colpisce la riproposizione di River Of Deceit dei Mad Shadows, una band piu' giovane e distante stilisticamente. Dicevamo della voce narratibva di Phil Mogg. Una voce da cantautore, springsteeniana a tratti. Fatta questa premessa non sorprende che gli Ufo abbiano scelto di misurarsi con brani come Paper In Fire di John Mellencamp, Ain't No Sunshine di Bill Whiters e Honey Bee di Tom Petty. Infine, tre brani di gruppi che appartengono alla storia remota di tutto l'immaginario rock'n'roll. It's My Life degli Animals, Heart Full Of Soul degli Yardbirds e Break On Through (To The Other Side)dei Doors sono riproposte con grinta e classe, come se fossero sempre appartenute al repertorio degli Ufo. Una band che pur non avendo piu' nulla da dimostrare si e' rivelata grande un'ennesima volta. 

Voto: 8/10 

Silvio Ricci