VOLAND - Voland

Masked Dead
I bergamaschi Voland, sono autori di questo ep, uscito originariamente nel 2016 e ristampato quest’anno; una ristampa lodevole. Lodevole perché i nostri Haiwas e Rimmon (Veratrum), avevano concepito un’idea ambiziosa; ovvero raccontare in musica il fascino e la storia della grande madre russia; i nostri difatti prendono il nome da un personaggio chiave del capolavoro “Il Maestro e Margherita” di Mikhail Bulgakov dal quale fu tratto un film con Ugo Tognazzi e Mimsy Farmer “Leningrad” è focalizzata sull’episodio storico della battaglia di Leningrado; dove l’esercito russo vinse il conflitto a fuoco contro i nazisti, un black metal potente, diretto, con tastiere sinfoniche ed epiche, screaming in italiano ci narrano le vicende; ad inframezzare il brano ci sono arpeggi acustici e voci pulite ad aumentare il pathos drammatico del brano e della vicenda, buonissimo brano ricco di epicità estrema. “Generale inverno”, ovvero la disfatta napoleonica durante la campagna di Russia; black metal cadenzato con dualismo growl/voce pulita; riffing dal taglio epico, blast beats e tastiere sinfoniche; un brano che gronda pathos da ogni nota, i nostri sanno come generare emozioni; sentite la coda acustica ad alta presa epica ed emotiva. “Il lago dei Ciudi” un brano black metal retto da parti in blast beats e parti più cadenzate con dualismo growl/scream per narrare la battaglia contro i cavalieri teutonici; un episodio tragico nella storia russa; un brano pregno di malinconia e tragicità con punteggiature di tastiere e voci pulite con pathos melanconico, prima dell’accelerazione speed/black metal, come ciliegina sulla torta, una coda acustica che viene amplificata elettricamente lenta e possente. Un mini eccellente, un disco che trasuda rispetto, anima, cuore e cultura, perché qui ce n’è tanta, non solo a livello musicale, ma soprattutto concettuale; un disco da gustare col cuore, l’anima e la mente. 

Voto: 8/10  

Matteo “Thrasher80”Mapelli