WE CAME AS ROMANS - Cold Like War

Sharptone
Gli statunitensi We came as romans, fanno parte del cosiddetto filone metalcore; un genere che è saturo di buone proposte e molte invero zoppicanti come i nostri. Perché qui di metal ce n’è molto poco, gli ingredienti ci sono tutti ben dosati: un pizzico di elettronica, una produzione ben pompata, look giusto da “ribelle” con stile; qualche chitarrone, scream messi qui e là per far vedere la rabbia molto posticcia e coretti pop. “Vultures with clipped wings” che è l’opener ne è la summa; apertura elettronica ; breakdown di batteria, chitarre dai riffoni stoppati, scream, ma nulla che faccia scattare al visibilio, la tecnica c’è, ma manca la sostanza per differenziarsi dal resto di chi segue il filone, anche qui ritornello pop che ammoscia il tutto. La titletrack prosegue la scia, un brano che è “metal” in superficie, up tempo che come al solito è più elettronica che composto da riff, invero compressi e che finiscono col solito ritornello poppeggiante che piacerà alle ragazzine finto ribelli. “Two hands” gioca molto sulle basi elettroniche, ritmi che hanno più del pop che del metal, qualche scossone c’è ma è fine a se stesso con riffoni e scream, ma la sostanza come dice un mio caro amico musicista, non è metal, è pop coi chitarroni.

“Foreign fire” anche qui è la summa del metalcore made in Usa, soliti breakdown , chitarre compresse, ritornelli per colpire il pubblico adolescenziale e aggressività posticcia. “Promise me“ anche qui il gusto del pop zuccheroso è presente, un brano che è alternative, di metal non c’è nulla; forse è questo il pubblico che i nostri dovrebbero fare riferimento, il pop elettronico all’acqua di rose che è melodico, è innocuo, valido per i passaggi radiofonici. La conclusiva “Learning to survive” è anche questa uguale ad altre, del genere, senza scossoni, inizio elettronico, voce pulita che è più pop ,cassa di batteria e esplosione con chitarroni e ritornello zuccheroso. Album che è consigliato solo esclusivamente agli adolescenti o ai tardi teenager che vogliono una delicata e innocua aggressività mentre indossano il chiodo per atteggiarsi e farsi vedere “cattivi” ,ma senza sporcarsi i jeans di marca però, perché qui di metal non ce n’è manco mezzo; come direbbe il mio nonno, di farina per fare la polenta ce n’è poca nel sacco. 

Voto: 5/10  

Matteo “thrasher80”Mapelli