WITHERFALL - Nocturnes And Requiems

Century Media
Nuova band statunitense che si cimenta nel blasonato genere Prog Metal. E nuovo progetto dell'attuale, giovane guitar-hero facente parte dell'ultima line-up degli Iced Earth, Jake Dreyer. Ciò che ho pensato inizialmente di fronte a quest'ennesimo progetto, è ciò che ormai dico spesso attualmente: purtroppo non è la prima volta che si compone una band di musicisti allo scopo di fare un disco per un progetto estemporaneo, ne è piena la discografia metal attuale (basti vedere i Sons Of Apollo oppure i vari progetti di Thiago Bianchi). Credo si rischi prima o poi di inflazionare il mercato delle uscite discografiche settoriali. Detto questo, e constatato che non so per quanto sarà portato avanti il progetto in questione, andiamo ad esaminare più nel dettaglio questo... "ennesimo" album di esordio. Quello che impressiona in "Nocturnes And Requiems" è una certa varietà di stilemi impiegati in ogni composizione. Da una iniziale "Portrait" piena di infusioni di ultra-tecnica a tracce come "What Are We Dying For" e "Sacrifice" che sconfinano, anche in maniera convincente, nell'energia del più puro Thrash Metal, per poi passare ad atmosfere semi-acustiche ricche di assoli flamencati. Per non parlare della lunga "End Of Time", da assurgere a traccia emblematica in quanto racchiude in sé tutte le sfaccettature della musica dei nostri, tra parti puramente Prog che si mescolano ed incrociano con momenti di rabbia mutuata al Power Metal più di maniera, il tutto condito da sezioni di assoli divise tra shredding di derivazione malmsteeniana e le ormai consuete influenze flamenco.

Il singer, Joseph Michael, in forza anche nei Midnight Reign, è ottima ugola puramente metallica, dal timbro fresco e vigoroso quanto rabbioso (l'uso di alcune parti corali ricorda parecchio i Blind Guardian), pur non disdegnando di usare toni relativamente caldi e ricchi di feeling nelle parti più intimistiche, come nella ballad acustica "The Great Awakening". Certamente ci troviamo di fronte ad un disco focalizzato sulla chitarra, sullo shredding, su composizioni ricche di influenze classiche, su passaggi intricati di ritmi dispari, e spesso e volentieri sull'amore per ritmi e riffs ferali della tradizione Heavy/Power ed anche Thrash Metal americana. Il risultato è più che buono di per sé. L'album non mancherà di soddisfare i palati più fini tra gli estimatori del metal tecnico di derivazione prog e lo shredding... e ovviamente per chi adora la band madre, gli ormai mitici Iced Earth. Gli Witherfall rappresentano l'ennesima realtà Prog Metal da promuovere massivamente, per mostrare quale sia lo stato di salute del genere musicale in questione. Da una parte lo sconfinato amore per il metal di tradizione americana ha spinto i nostri a inserire nel loro debutto parecchi riferimenti alle bands storiche, dall'altra credo sia da augurare il meglio al progetto musicale in questione, giacché come dicevo pocanzi non sappiamo ancora se si tratti di un progetto estemporaneo dello spazio di un disco... oppure una vera e propria band dalle intenzioni serie e longeve. Gli elementi vincenti ci sono già tutti. In caso contrario, consideriamolo come un'ottima variazione sul tema per l'estrosa ed eclettica creatività di Jake Dreyer, e teniamolo nello scaffale accanto a tutti gli albums degli Iced Earth. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli