LORD OF THE LOST - Swan Songs II

Napalm
Ritorno in grande stile per i dark metallers Lord of the lost; un ritorno che è tutto acustico e orchestrale. Una scelta molto coraggiosa, perché i nostri hanno deciso di spegnere gli amplificatori, e esaltare l’anima romantica della loro proposta musicale, dando ampio spazio al pathos e alle emozioni che scaturiscono da questo disco. L’opener “Waiting for you to die” ha un feeling blues amaro, con le chitarre acustiche e le orchestrazioni, con percussioni e archi, il singer Chris Harms ha una voce avvolgente, scura, ricorda un po' Nick Cave, un brano che prende molto, per quella melodia drammatica del ritornello. “Lighthouse” è un brano favoloso, dal feeling dark che flirta col pop romantico ma non dolciastro, le orchestrazioni sono perfette e il singer sfoggia una performance emozionale e ricca di pathos; un brano che molti pagherebbero chissà cosa pur di scriverne uno così.

“The broken ones” è ricco di pathos enfatico, un brano scuro, sensuale e con le orchestrazioni che fanno contrappunti, mentre le chitarre acustiche e il piano descrive la parabola melodica, anche qui il dark sound dei nostri esce fuori in maniera avvolgente e piena. “My better me” è amara, un lento dark/blues, con tocchi di piano e archi, le orchestrazioni mai eccessive e il buon Harms da una prova vocale maiuscola, con un tono sofferto, basso e profondo ma ricco di emozione e melodia, il tono bluesy e amaro è palpabile. “Ribcages” è lenta, ricca di passione, con il piano e i violini a dettare la linea melodica e con le chitarre e dare fraseggi acustici, mentre un brano che profuma di pioggia e amarezza prende forma e con un piccolo accenno arioso nel ritornello, sottolineato da tocchi percussivi. “Wander in sale” è battente, piena e melodica, le orchestrazioni sono dosate a dovere e l’anima dark rock è percettibile, si sente nel cuore e nell’anima, il ritornello è perfetto. “Fall asleep” è lenta, che sale di tono piano piano, anche qui il feeling blues si sente, un tono sofferto che il singer rende bene, il piano è lo strumento principe con pochi riff acustici e le orchestrazioni che danno pathos al brano. Un disco eccellente; un disco dove l’anima dark viene esaltata, e le emozioni scaturiscono dalla prova eccellente dei nostri che con sapienti note, toccano l’anima; da gustarsi al lume di una candela e un buon bicchiere di whisky, bravi. 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli