PRIMUS - The Desaturating Seven

ATO
Dopo aver replicato a loro modo la score di "Chocolate Factory" (2014), i ritrovati Primus dellaline-up più vintage (Claypol, LaLonde, Alexander) con "The Desaturating Seven"; ancora insistono nella sonorizzazione di opere altrui, ma stavolta proponendo qualcosa di meno scontato, e pure inventandosi di sana pianta una loro colonna sonora. Cosa penso?....che si tratta di un loro come back piuttosto … monotono La bellezza di alcune tracce, l'inizio del disco, la lunatica "The Trek", "The Seven", alcuni passaggi di "The Storm", non scacciano un'impressione di stanchezza e ripetitività . Così le chitarre sembrano molto meno presenti e potenti, i brani sempre più sfilacciati e sul filo dell'improvvisazione pura, e la bravura di Claypool non basta a far quadrare i conti.

Dove in passato queste cose emozionavano e spiazzavano, o facevano scoppiare a ridere non solo i propri fans, adesso suonano come manierismi. Il giudizio purtroppo non è mitigato dalla qualità del suono, piuttosto oscuro e "in presa diretta", quasi da jam session, che non giova all'insieme. Ecco perchè a dir il vero ..lo reputo un lor piccolo passo falso per una band non prodiga di dischi, ma capace di produrre capolavori come "Sailing In A Sea Of Cheese" e "Pork Soda" e a cui chiediamo molto, molto di più.Concludendo,vi posso confermare che in generale siamo sui classici territori della band, il che comporta qua e là, dopo tanti anni di una formula così peculiare e riconoscibile, qualche momento di rilassamento e l’impressione che non ci si trovi davanti alle migliori composizioni dei Primus. 

Voto: 6,5/10 

Bob Preda