ARCANE TALES - Sapphire Stone Saga

Broken Bones/Silverstream
Gli Arcane Tales, band nata nel lontano ’95 a Grassano, con il nome di ‘Black Ravens’, hanno presto modificato il loro nome in quello attuale, registrando il primo cd-demo nel 2001 con il nome di ‘Triumphant Steel’contenete 4 pezzi ispirati ad una saga fantasy. La band si sciolse 7 anni dopo la fondazione, per svariati motivi, ma il fondatore Luigi Soranno non ha mai abbandonato i suoi progetti musicali ed in seguito si trasferisce a Verona e inizia a dar vita a quel progetto che presentiamo oggi, “SAPPHIRE Stone Saga”. Il nostro Luigi ha svolto una ricerca per i musicisti da affiancarsi, ma alla fine ha deciso di proseguiore da solo. Finalmente il 28 ottobre 2017 per la Broken Bones Records/Silverstream Records esce questo capolavoro, una splendida fusione fra symphonic power ed epic metal, con qualche occultatta e delicata incursione folk. E’ importante sottolineare che questo lavoro è frutto di una sola mente, che la stessa persona canta e suoni gli strumenti, un qualcosa di unico ed eccezionale. Sempre Luigi Soranno si ispira alle atmosfere della Saga de la pietra di Zaffiro e ha inoltre scritto persino due libri ricollegandosi a questi temi, un vero portento. Questo prode musicista riesce a condurre ai massimi livelli il power metal sinfonico italiano e ci rende orgogliosi di avere in Italia musicisti come questi. Apre il disco la batteria protagonista assoluta, non meno delle tastiere, della intro “The Incarnation of Fear”, una scelta azzeccata che già conquista alla prime battute, non facile.

Prima canzone che da via al cantato è “Into the Firestorm”, dal profondo sapore epico, che ci accompagnerà per gran parte dell'intero lavoro, voce meravigliosa soprattutto negli acuti. “The Clairvoyance” sembra innalzare i toni sfiorando la perfezione con una parte strumentale divina. Le chitarre si fanno aggressive e cavalcono “Loud Thunder” in un ritornello che cattura istantaneamente, mentre meno coinvolgente appare “Sands of Time”, ma necessita solo di più ascolti per catturarne la complessità e la struttura particolare. Giungiamo ad un punto cruciale, la ballad “Heaven's Gate” che ricrea un'intera atmosfera maestosa, il vocalist con la performance fa il grosso ma questo pezzo non stancherebbe mai per quanto e come appassiona. Ritorna la forza e l'energia, senza mai tralasciare l'aspetto propriamente epico con “Triumphant Steel”, non da respiro questo album, ma soprattutto non da mai modo di annoiare l'ascoltatore segue infatti, un intramezzo musicale dal sapore classico dal titolo “Autumn's Colours”. E' chiaro il contrasto con la seguente traccia “Shadows Black Crown”, come si evince dal titolo ha i tono più dark e da spazio ad un rock molto più heavy, si chiude il capitolo con una magnifica “The Alliance Horn Resound”, veloce adrenalica e potente. Direi esperimento in solitario riuscito alla grande, questo ragazzo ha doti impressionanti, nel cantanto ma anche nella parte prettamente musicale non si può rimanere indifferenti dinanzi all'enorme portata di un lavoro studiato e complesso. 30 e LODE! 

Voto: 10/10 

Angelica Grippa