DUKES OF THE ORIENT - Dukes Of The Orient

Frontiers
Approda finalmente alla registrazione di un album in studio quello che in realtà è un sodalizio nato oltre dieci anni fa, all’indomani della ricostituzione della line-up originale degli Asia con conseguente uscita di John Payne. Assieme al tastierista Erik Norlander (Last In Line, Lana Lane) e ad altri due nomi di assoluto livello come Guthrie Govan e Jay Schellen. Alla partecipazione dei già citati Jay Schellen alla batteria e di Guthrie Govan alla chitarra si aggiungono quelle di Jeff Kollman, Moni Scaria, Bruce Bouillet sempre alla chitarra: il risultato è un prodotto di classe, che ha l’unico difetto di risultare un po’ ripetitivo e forse meno incisivo di quello che ci si sarebbe potuti attendere visto il pedigree dei musicisti coinvolti .L’album si apre con la grande malinconia di “Brother In Arms”, imperniata sul caratteristico cantato di Payne, che si ripete nella diretta “A Sorrow’s Crown”. Altri pezzi sono un po’ più leggeri e conservano un afflato pop: “Strange Days” molto richiama gli Asia ed è impreziosita dalla coda con protagoniste le tastiere di Norlander, e sulla stessa scia funziona alla grande la fatalista “Time Waits For No One”.

L’aura di epicità si fa più marcata in “Fourth Of July”, complici le tastiere di Norlander che punteggiano il brano con un motivo in stile marcia militare. Le due zampate i Dukes Of The Orient le piazzano in chiusura: l’eterea “Seasons Will Change” era già uscita come video nel 2013, ma quello che colpisce di più è il senso di ineluttabilità che rende pura emozione i dieci minuti della conclusiva “Give Another Reason”. Di “Strange Days” e “Seasons Will Change” sono già stati realizzati dei video che possono essere rintracciati facilmente in rete: in entrambi i casi ci troviamo di fronte a due brani orecchiabili e raffinati, con arrangiamenti di cesello che ne esaltano al meglio le proprietà melodiche.In conclusione possiamo tranquillamente dire che Dukes Of The Orient è un lavoro sicuramente riuscito, realizzato da due autentici fuoriclasse, a cui gli appassionati di Asia, Toto e compagnia cantante devono assolutamente dare una chance. 

Voto: 8,5/10 

Bob Preda